08 ottobre 2017

Terra di cucina, castelli, musica e... motori

Venerdì 7 aprile 2017


Con questo post vi racconto di un weekend lungo trascorso, da me e Fabio, tra Modena e Maranello.
Siamo partiti venerdì 7 aprile diretti verso l’Emilia Romagna, la scelta del periodo si è rivelata azzeccata: il clima era mite ed erano ancora relativamente pochi i turisti che visitavano la zona, così abbiamo potuto
vedere con calma e tranquillità tutto ciò che ci eravamo prefissati.
Castell'Arquato

Come prima tappa del viaggio abbiamo scelto di fermarci a Castell'Arquato, un paese in provincia di Piacenza, arroccato lungo una delle prime colline della Val d'Arda.
Una volta percorse le ripide stradine si arriva alla piazzetta principale dell'antico borgo, dominata dalla chiesa e dai resti del castello medioevale. La torre del castello è visitabile e il panorama che si può godere dalla sua cima ci ripaga abbondantemente della spesa del biglietto.

Veduta del paese Castell'Arquato.

La Piazza Monumentale, il cuore di Castell'Arquato, in cui si affacciano la Collegiata, il Palazzo del Podestà e la Rocca.

Castell'Arquato, però, non è solo medioevo ma anche geologia e preistoria. Il paese, ospita un museo di minerali e fossili. Una vera chicca per chi, come noi, è appassionato in materia. Il pezzo "forte" della collezione è lo scheletro fossile di una balena trovato nelle campagne vicine alcuni anni or sono. Il museo ci stupisce: il percorso espositivo e gli allestimenti sono  molto ben fatti tanto da rendere la collezione interessante sia ai più piccoli sia ai grandi, sia ai più esperti sia ai meno esperti.

Una riproduzione in scala dell'esemplare di balenottera azzurra di cui è stato ritrovato lo scheletro.
Vigoleno

Dopo un pranzo al sacco, ripartiamo verso Vigoleno che raggiungiamo percorrendo una stradina "da navigatore" davvero panoramica e immersa tra vigneti. Vigoleno è una frazione del comune di Vernasca (provincia di Piacenza) fa parte dei borghi più belli d’Italia, il complesso medievale di forma ellittica circondato da mura, è giunto a noi ancora intatto. 

L'imponente torrione del castello di Vigoleno.

È possibile percorrere una parte dei camminamenti sulle mura merlate del borgo e visitare la Chiesa romanica di San Giorgio e l’Oratorio di Santa Maria.

Camminamento di ronda sulle mura che circondano Vigoleno.
Savignano sul Panaro

Lasciamo Vigoleno per recarci verso Savignano sul Panaro dove abbiamo prenotato una stanza presso l’agriturismo La Fontana. Si tratta di una vecchia cascina, con le stanze arredate “come una volta”, sembra di fare un salto indietro nel tempo e toccare con mano oggetti e arredamenti d’epoca, che ricordano la vita contadina.


Per la sera decidiamo di cenare proprio qui, veniamo accolti in una sala dall’arredamento rustico ma accogliente e ceniamo in “compagnia” del proprietario (che è anche il cuoco), il quale, oltre a spiegarci con dovizia di particolari ogni suo piatto, ci racconta alcuni aneddoti di personaggi della zona legati al mondo dei motori.  
Riguardo alla sua cucina che dire: i piatti proposti sono semplici ma molto gustosi. Assolutamente da provare i tortellini in brodo allo zafferano: si tratta di un'antica ricetta medioevale sapientemente adattata ai nostri giorni.





Sabato 8 aprile 2017


Maranello - Fiorano - Modena

È il giorno dedicato interamente alla Ferrari: ci muoviamo tra Maranello, Fiorano e Modena!
Partiamo da Savignano carichi di aspettative e di entusiasmo, in circa un’ora raggiungiamo il Museo Ferrari di Maranello. Per evitare code vi consigliamo, così come abbiamo fatto noi, di prenotare con buon anticipo la visita.
Il museo non è grande, consiste di sole 4 stanze. Quella secondo noi più bella è la Sala delle Vittorie, dove sono esposti alcuni trofei e alcune delle Ferrari che si sono laureate campioni del mondo di F1! La sala è un po’ in penombra e sui monitor sistemati dietro le vetture scorrono i video delle vittorie, la musica di sottofondo fa il resto: davvero emozionante, trovarsi lì in mezzo a tanta leggenda regala sensazioni da brividi… siamo rimasti a lungo “rapiti” da ciò che ci circondava.
La F1 2000: "le ultime curve, il titolo mondiale non gli può sfuggire..." 8 ottobre 2000, è una domenica mattina è molto presto e l'Italia si sta ancora svegliando, con questa vettura Schumacher vinse quel giorno il Gp di Suzuka e il suo primo mondiale in Ferrari.

Altre vetture iridate del Cavallino.

In un’angolo adiacente alla sala è allestita una riproduzione dell’ufficio di Enzo Ferrari. Proseguendo nel percorso si incontra il muretto dei box: il luogo in cui nel corso dei gran premi si decidono le strategie, si controlla la telemetria, si monitorano i mille parametri trasmessi direttamente dalle vetture in pista. Visitando il museo si percepisce poi anche quella che è stata l’evoluzione in F1: sia nelle vetture sia nei caschi dei piloti e sia nei volanti delle monoposto.
Una Ferrari 250 Testa Rossa di fine anni '50.

Prima della visita guidata alla fabbrica ci concediamo un pranzo al sacco e una piccola passeggiata per Maranello. Quel tanto che basta per scoprire che Maranello è La Ferrari. 


Il tour fabbrica + pista di Fiorano ci porterà a visitare, a bordo di un pulmino: gli esterni della fabbrica, una vera e propria città nella città i cui viali sono dedicati ai piloti (eccetto uno e non per caso) di Formula 1 che hanno corso (e vinto mondiali) per le Rosse; gli esterni della Gestione Sportiva, della logistica e infine visitiamo l'area in cui si sviluppa la pista.


"Voglio che nessuna Ferrari affronti la pista o la strada senza che prima abbia superato a pieni voti l’esame Fiorano”, per soddisfare questa richiesta di Enzo Ferrari, nel 1972 fu realizzato il circuito di Fiorano lungo 2,976 km. Studiato per mettere a dura prova le vetture, tra le sue 13 curve sono riconoscibilissime alcune tra quelle più famose del mondiale: la Parabolica di Monza, il tornatino di Suzuka, le due di Lesmo. Nel corso degli anni il tracciato ha subito pochi cambiamenti: nel 1992 fu aggiunta una chicane, nel 1996 Schumacher appena giunto in Ferrari volle subito un rettilineo più lungo che gli consentisse così di raggiungere quasi i 300 km/h.
Il record della pista appartiene alla F2004: lascio a voi indovinare quale pilota fermò il cronometro a 55 secondi e 999 millesimi!
Al centro della pista, il nostro tour si ferma per un'ultima sosta, in corrispondenza di Piazza Michael Schumacher dove si trova la palazzina storica casa-ufficio di Enzo Ferrari.
L'ingresso dello stabilimento. Da qui (e solo da qui!) escono le Ferrari
che possiamo vedere per strade di tutto il mondo.

Terminata la visita alla fabbrica lasciamo Maranello per recarci al Museo casa Enzo Ferrari a Modena, che è situato leggermente in periferia, ma abbastanza vicino per parcheggiare nei pressi del museo e poi recarsi a piedi nel centro città.
Il museo è diviso in due parti, nella sala nuova (pensata molto bene per valorizzare e ammirare le vetture esposte) vi sono alcuni modelli di Ferrari da strada acquistati da personaggi famosi; nell'altra parte del museo, realizzata all'interno della storica officina meccanica di Alfredo Ferrari (il papà di Enzo) sono esposti motori e alcune Ferrari da F1.
Ferrari 312 F1.

Terminata anche questa visita raggiungiamo il centro storico di ModenaLa città si presenta giovane, viva e carica di storia. Pur non essendo in alta stagione, sono molte le persone che passeggiano per le vie del centro. 
Piazza Grande a Modena.
Ormai si è quasi fatta sera e decidiamo di cenare a Modena. La nostra scelta cade sulla trattoria Il Fantino.
Tigelle, gnocco fritto con salumi, formaggi e aceto balsamico alla trattoria Il Fantino.

Per conoscere molto altro su Modena vi suggerisco di leggere il post di Soldato 
http://pinguineinviaggio.blogspot.it/2018/03/modena.html 
che vi guiderà alla scoperta di musei da visitare (per esempio quello della Figurina o dell'acetatia comunale) e altre golose curiosità da provare!



Domenica 9 aprile 2017


Lungo la strada di ritorno verso casa facciamo due tappe: la prima a Castelvetro di Modena, un paesino vicino a Savignano. Dal 1994 è città del vino e dal 2003 è Bandiera arancione del Touring. 
Per la seconda tappa ci fermiamo a visitare il castello di Torrechiara (nel comune di Langhirano in provincia di Parma) caratterizzato all'esterno da mura e torri massicce e all'interno da preziosi affreschi. 
Castello di Torrechiara.

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